Cardiac Science è azienda leader, a livello mondiale, nello sviluppo, produzione, commercializzazione e promozione di defibrillatore. Ma quello che ci rende unici è la cultura: vendere un dae non basta, è necessario creare cultura riguardo la defibrillazione precoce. Questo è una pietra miliare di Cardiac Science e della sua filosofia.
È partendo proprio da qui che possiamo dire che, ogni giorno, aiutiamo a salvare vite umane con i nostri programmi di defibrillazione precoce e con l’informazione annessa.
Cardiac Science è presente in più di 100 Paesi, combinando presenze dirette ed indirette. Alle sedi in US - negli Stati di Wisconsin, California e Washington - si affiancano le filiali in Regno Unito, Francia, Danimarca, Germania, Italia, Spagna e Cina. Possiamo arrivare dove gli altri non arrivano, offrendo servizi unici di assistenza e formazione.
Arresto cardiaco: è indispensabile il defibrillatore?
L’arresto cardiaco improvviso è l’emergenza cardiovascolare più diffusa nei Paesi industrializzati e tra le prime due cause di morte al mondo, con il 60% dei decessi che avviene al di fuori degli ospedali. Al giorno, in Italia, 200 persone vengono mediamente colpite da arresto cardiaco. Di fatto, è come se precipitasse un aereo, quotidianamente. A causare l'arresto cardiaco improvviso è la fibrillazione ventricolare, fenomeno che può essere interrotto attraverso uno shock elettrico, una defibrillazione precoce sul torace della persona colpita dal malore. L’efficacia della defibrillazione è strettamente correlata al tempo d’intervento. Secondo gli ultimi studi della comunità scientifica, il tempo massimo non dovrebbe superare i tre minuti dopo un arresto cardiocircolatorio. Il massaggio cardiaco, da solo, non è sufficiente a riportare il cuore al normale ritmo. Per aumentare la speranza di sopravvivenza, è fondamentale intervenire il più velocemente possibile con un defibrillatore.
Per ogni minuto che passa dall’arresto cardiaco, si abbassa del 10% il tasso di sopravvivenza. (Roger “AHAHeartDiseaseandStrokeStatistics–2011Update”)
E’ da queste premesse che nasce la vera e propria esigenza di un sistema d’emergenza territoriale strutturato secondo il modello di una “catena di sopravvivenza”, in grado di consentire una rianimazione cardiocircolatoria precoce. In quest’ ambito, s’inserisce il defibrillatore automatico esterno, strumento essenziale nella lotta contro la morte per arresto cardiaco improvviso.
Il dae, infatti, è in grado di interpretare il ritmo cardiaco con una sensibilità elevata (che permette una precisione vicina al 100%) e consente una veloce defibrillazione semiautomatica solo in caso di necessità, scongiurando l’avvio di impulsi elettrici se non strettamente necessari (la cosa vale di certo per i defibrillatori Powerheart di Cardiac Science).
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